Recensione: "Vuoi conoscere un casino?" di Alex Astrid

Buongiorno a tutti carissimi heartreaders,
è dura saltare fuori dal letto adesso che c'è freddo, vero? Per me è un trauma che non mitiga neanche la promessa del caffè caldo. Pazienza, pro e contro dell'inverno.

Un deciso pro dell'inverno è però la possibilità di leggere sul divano, sotto un morbido plaid, mentre si sorseggia un po' di latte caldo. Ah, forse questa è una cosa di me che non vi avevo ancora svelato, io amo il latte caldo dolcificato con il miele. Voi siete più tipi da thè o tisana? Io la sera berrei solo latte caldo invece!

In questi giorni, come vi avevo anticipato la scorsa settimana, ho letto un romanzo che avevo in tbr da tanto, troppo, tempo. Sto parlando di "Vuoi conoscere un casino?" di Alex Astrid che l'autrice mi inviò tanto tempo fa (grazie di cuore per la copia digitale Alex 💓). Mi scuso per averla fatta aspettare così a lungo ma purtroppo lo scorso anno, durante la gravidanza, non sono stata assidua nella lettura e solo pian piano sto riuscendo a dar spazio alle letture arretrate. Ma adesso eccomi qui, prontissima a recensire l'esordio di questa giovanissima autrice. Vi anticipo inoltre che a dicembre è in programma un evento incentrato su "Vuoi conoscere un casino?" ed io avrò il piacere di parteciparvi, grazie all'autrice che mi ha nuovamente contattata. Quindi restate sintonizzati heartreaders perchè parleremo ancora di Alex Astrid e del suo romanzo.


Vuoi conoscere un casino?
Alex Astrid

Editore: Il Ciliegio
Prezzo: Rigido 14,45€ Ebook 4,99
Pagine: 284
Serie: Autoconclusivo

Trama: Giorgia è una sedicenne della provincia di Milano, scrive a Martina, la cugina morta pochi mesi prima in un incidente d’auto. Martina diventa così “un diario”, un’amica invisibile che accoglie tutte le confessioni e gli sfoghi di Giorgia. La prima lettera è datata 5 febbraio 2014 e narra gli avvenimenti accaduti subito dopo la scomparsa di Martina. Nelle lettere successive Giorgia racconta la sua vita: la famiglia, gli amici, gli amori, ma anche le delusioni e le grandi e piccole gioie. La ragazza racconta soprattutto la storia di un viaggio interiore che la porta fino alla liberazione delle proprie paure e incertezze. In Vuoi conoscere un casino? c’è tutto il mondo dei giovani di oggi, senza filtri e ipocrisie.. 


💖 Recensione 💖

"Vuoi conoscere un casino?" è stata una lettura molto introspettiva e piena di spunti di riflessione. E' la storia di Giorgia, una normalissima sedicenne della provincia di Milano che, purtroppo, nonostante la giovanissima età, deve fare i conti con un lutto che la cambierà profondamente. L'inseparabile cugina Martina è infatti vittima di un incidente stradale che spezza la sua giovane vita. Giorgia è ferita, dilaniata, mutilata da questa perdita ed è proprio da qui che prende il via questo romanzo che è la raccolta di lettere che, a mò di diario personale, Giorgia scrive a Martina per raccontarle cosa le succede e per continuare a sentirla vicina a sè. Non il classico "Caro Diario" dunque, bensì, "Cara Martina" è l'incipit di ogni lettera/pagina di diario e questo è l'espediente tecnico che usa l'autrice per dar voce a Giorgia ed a tutti i personaggi che compaiono in questo libro. 
“ Ciao Martina, sono quattro mesi che mi manchi, quattro mesi che non ci sei, quattro mesi senza te. … Scriverti è stupendo, spero che tu possa in qualche modo leggere tutto questo. Cosa c’è lì? Ci sono fogli? Camini e fuoco scoppiettante?”
Protagonista assoluta è quindi Giorgia che, affrontando la perdita di Martina, fa una delle cose più difficili al mondo: crescere. Giorgia innanzitutto dovrà riprendere il filo della sua vita, accettare di essere viva e, cosa ancora più difficile, riprendere in mano le sue passioni. Lo farà pian piano, pagina dopo pagina, mentre il ricordo di Martina rimarrà si indelebile ma la voce della ragazza diventerà un tutt'uno con quella della stessa Giorgia.


Protagonista assoluta, come ho detto, è Giorgia ma nella storia incontreremo molti personaggi come per esempio il primo interesse amoroso di Giorgia, Riccardo detto Rubio. Non aspettatevi la classica storia d'amore in cui la ragazza spezzata viene salvata da un innamoramento repentino e salvifico. Giorgia si innamorerà, è vero, dapprima forse lo farà dell'amore stesso ma alla fine la Giorgia che diventerà vi stupirà piacevolmente. Si, Giorgia è una protagonista con la testa sulle spalle, vedrete che alla fine apprezzerete lei e le sue scelte. Nel cammino verso una Giorgia più consapevole e matura però, essendo ancora sedicenne, la ragazza dovrà fare i conti con la prima cotta, dovrà confrontarsi con la scoperta di sè, del suo fisico e dovrà quindi affrontare tutte quelle ardue prove dell'adolescenza che, col senno del poi, si ricordano con un sorriso ma che in quei bellissimi anni si vivono, purtroppo, con grande angoscia, soprattutto per Giorgia che ha subìto la perdita della cugina nonchè migliore amica.

Il linguaggio usato dall'autrice è semplice, i termini sono quelli quotidiani, la costruzione non è elaborata ma il tutto è comunque armonico perchè Giorgia scrive di getto, non sa che noi leggiamo le sue parole. In sostanza, il linguaggio e lo stile sono assolutamente credibilissimi e la storia che ne viene fuori è autentica. Molti sono i riferimenti alla letteratura young adult contemporanea, da Colpa delle stelle di Green alla celeberrima saga distopica di Divergent della Roth. Tutto ciò rende molto contemporaneo il romanzo e rende la protagonista ancora più vicina a noi, soprattutto a noi che amiamo questi titoli. Adoro quando in un libro si parla di libri che ho letto e che mi sono rimasti nel cuore, mi ha fatto avvicinare molto di più a Giorgia.
Lo vedevo sfocato, opaco...
Ho sbattuto gli occhi, li ho sfregati nervosamente con le mani. Andava meglio.
«No, grazie, dai, sto bene, davvero, scusa se sembro così...» Non ho trovato un aggettivo adeguato.
«Incasinata? Matta?» mi è venuto in soccorso lui.
«Sì, così incasinata. Scusa ma io sono un casino. Adesso vado.» Ho allontanato delicatamente le sue braccia, che erano ancora sulle mie spalle, e me ne sono andata, barcollante.
Oggi quasi non ci ho fatto caso, forse non l’ho sentito, forse l’ho solo immaginato, ma quel ragazzo (...) quando mi sono voltata, ha sussurrato tra sé: «Lei è un casino... mi piace come nome. Casino.»
In fine, vorrei aggiungere che, da una nota letta su internet ho saputo che l'autrice ha scritto questo romanzo quando aveva solo 15 anni, dunque, la mia paura era quella di trovare una scrittura artefatta e poco credibile. Paura assolutamente infondata.


Complimentissimi, bell'esordio Alex Astrid, aspetto di leggere altro, magari non più in forma di diario, mi incuriosirebbe leggerti con un'altra costruzione anche perchè ho davvero la sensazione che in futuro sarai davvero una promessa mantenuta ed una scommessa vinta.


Come vi ho accennato continueremo ancora a parlare di Alex Astrid, il 17 dicembre ospiterò una tappa del blogtour dedicato a "Vuoi conoscere un casino?" e ne sono felicissima, vi invito già da adesso a passare da qui allora! Nell'attesa, vi chiedo come sempre, che ne pensate di questo libro se lo avete già letto o se vi ho incuriositi, nel caso non fosse ancora nelle vostre librerie.

Fatemi sapere, non vedo l'ora di leggervi! 



L'abbraccio più grande del mondo,
Ely

4 commenti

  1. Ciao Ely
    Sembra un romanzo molto carino. Devo dire che il romanzo epistolare non mi ha mai attirato granchè, ma questo sembra essere molto interessante, soprattutto per il destinatario delle lettere, non so immaginare quanto debba essere doloroso scrivere ad una persona che non c'è più.

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    1. Ciao Ophelie, si è davvero un libro che merita e l'autrice l'ha scritto davvero da giovanisssima! E' stata brava Alex *___*

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  2. Ciao Ely,
    Sembra una lettura carina e diversa dalle altre

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!